Maternità obbligatoria e congedo parentale: cosa c’è da sapere
La normativa sulla maternità può sembrare un po’ complessa. In realtà, le procedure sono ben definite. Le vediamo in questo articolo, assieme a una novità importante sul congedo parentale.

La tutela della maternità e della genitorialità rappresenta un aspetto fondamentale del diritto del lavoro, volto a garantire il benessere sia della lavoratrice madre che del bambino.
Le normative in materia sono in continua evoluzione, con l’obiettivo di conciliare al meglio vita privata e professionale. In questo articolo, faremo chiarezza sul funzionamento della maternità obbligatoria ed ex facoltativa (oggi congedo parentale), e scopriremo le agevolazioni e le novità del congedo parentale per il 2025.
MATERNITÀ OBBLIGATORIA: COME FUNZIONA?
Il congedo di maternità obbligatoria è un periodo di sospensione dal lavoro retribuito (in parte), previsto per tutelare la salute della lavoratrice durante la gravidanza e immediatamente dopo il parto.
Chi può usufruire della maternità?
La maternità obbligatoria spetta alle lavoratrici dipendenti, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato, con una differenza di gestione nella pratica.
- Chi è assunta da un’azienda, si appoggia al datore di lavoro: la maternità passa quindi tramite il datore di lavoro, che fa da sostituto all’INPS.
- Chi non sta lavorando da meno di 6 mesi, può fare domanda di maternità direttamente all’INPS.
Il congedo di maternità spetta anche alle apprendiste, alle disoccupate o sospese, alle lavoratrici agricole, alle lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari (colf e badanti), alle lavoratrici a domicilio, tutte posizioni regolate da specifiche normative.
Congedo di maternità obbligatoria: quanto dura?
La sua durata complessiva è di 5 mesi, di norma 2 mesi prima della data presunta del parto e 3 di maternità post parto (oppure, con una certificazione della ASL, anche 1 mese prima e 4 dopo oppure 5 mesi di maternità post parto). Il congedo di maternità spetta anche in caso di interruzione spontanea o terapeutica della gravidanza dopo almeno 180 giorni dall’inizio della gestazione.
Nel caso di mansioni a rischio, la lavoratrice ha diritto di andare subito in maternità anticipata.
Il congedo di maternità obbligatoria riguarda anche chi adotta un minore: i cinque mesi partono dal momento dell’ingresso in famiglia del bambino.
Come funziona il congedo di paternità obbligatorio?
Esiste poi il cosiddetto congedo di paternità obbligatorio: 10 giorni (anche non continuativi) in cui il padre può restare a casa dal lavoro, in contemporanea alla madre, fino a 5 mesi dalla nascita del figlio.
Il congedo di paternità alternativo, invece, scatta nel momento in cui la madre sia deceduta o affetta da grave infermità, in caso di abbandono o in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre.
Qual è la retribuzione durante il congedo di maternità?
Durante il periodo di maternità obbligatoria, quindi per tutti i 5 mesi, la lavoratrice ha diritto a percepire un’indennità economica pari all’80% della retribuzione media giornaliera percepita nel periodo di paga precedente al periodo del congedo (quindi solitamente l’ultimo mese prima dell’inizio della maternità obbligatoria).
L’indennità viene erogata dall’INPS e anticipata in busta paga dal datore di lavoro.
CONGEDO PARENTALE (EX MATERNITÀ FACOLTATIVA): COME FUNZIONA?
Terminato il periodo di maternità obbligatoria, la lavoratrice madre (o, in alternativa, il padre) può usufruire del congedo parentale, che un tempo si chiamava “maternità facoltativa”. Vediamo le caratteristiche di questo strumento che, come si può intuire, non è obbligatorio ma facoltativo appunto.
Quanto dura il congedo parentale (ex maternità facoltativa)
Il congedo parentale spetta per un periodo massimo di 10 mesi (che possono aumentare a 11 mesi qualora uno dei due genitori percepisca per almeno tre mesi consecutivi il congedo). Questo strumento non è pensato solo per le neomamme: i genitori possono sfruttarlo fino ai 12 anni di vita del figlio.
Ci sono però delle specifiche da sottolineare.
- Il congedo parentale può essere fruito dalla madre e dal padre, anche contemporaneamente.
- Se lo prende la madre lavoratrice dipendente, i mesi di congedo sono 6 al massimo, continuativi o frazionati. Lo stesso vale per il padre.
Retribuzione durante il congedo parentale e novità 2025
Durante il periodo di congedo parentale spetta un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, ma 3 mesi per il 2025 sono indennizzabili all’80% purché il congedo obbligatorio sia terminato dopo il 31/12/2024 (in caso contrario i mesi indennizzabili all’80% saranno 2).
I tre mesi oggetto dell’aumento nel 2025 sono alternativi ai genitori, il che significa che, se la madre usufruisce di 2 mesi con congedo all’80%, il padre potrà usufruire di un solo mese all’80%.
Gli ulteriori 6 mesi sono indennizzabili al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata sul periodo di paga precedente al periodo del congedo.

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Ragioniere iscritto dal 2001 all'Ordine dei Consulenti del Lavoro, sono esperto di contrattualistica, paghe e gestione del personale.