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Contratto badanti

Contratto nazionale badanti: come funziona e cosa prevede per il 2025

Il lavoro di cura e assistenza domiciliare riveste un’importanza fondamentale per molte famiglie. A regolamentare questo rapporto lavorativo è il cosiddetto contratto nazionale badanti, o precisamente Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico, che definisce diritti, doveri, tutele e adempimenti sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

Il 2025 ha portato alcune novità nel cosiddetto CCNL badanti: in questo articolo scopriamo quali sono le principali e perché è importante restare aggiornati.

Cosa prevede il contratto di lavoro badanti 2025

Prima di tutto è importante inquadrare le figure professionali coinvolte, che risultano essere le seguenti.

  • Badanti, chi assiste una persona, solitamente anziana o non autosufficiente;
  • Colf, chi si occupa della cura della casa;
  • Babysitter, chi si prende cura dei più piccoli.

E adesso vediamo nello specifico quali sono le novità del contratto badanti introdotte dal 1 gennaio 2025.

  • Aumento salariale fissato allo 0,96%, calcolato in base all’inflazione ISTAT dell’anno precedente.
  • Indennità per l’assistenza ai minori sotto i 6 anni, che sarà compresa tra 100 e 116 euro mensili.
  • Incentivo contributivo per il posticipo della pensione: saranno i lavoratori domestici a scegliere se ricevere in busta paga i contributi previdenziali o versarli all’INPS (ovviamente in presenza dei requisiti per il pensionamento anticipato).
  • Tabelle contributive aggiornate dall’INPS, pubblicate nella circolare 29 del 30 gennaio 2025.
  • Congedo parentale per i padri lavoratori domestici, che avranno diritto a 10 giorni di permesso per la nascita di un figlio.

Una novità importante per i datori di lavoro riguarda invece le agevolazioni per le famiglie con persone non autosufficienti: sono previsti infatti contributi ridotti per l’assunzione di una seconda badante o per assistenza notturna.

Contratto nazionale badanti conviventi e non conviventi: differenze

Una distinzione cruciale va fatta tra il contratto nazionale badanti conviventi e non conviventi, ovvero che vivono insieme alla persona che assistono.

Ecco cosa cambia.

  • Orario di lavoro: l’orario massimo per i badanti conviventi è più ampio, arriva fino a 54 ore settimanali (con specifiche disposizioni sui periodi di riposo), mentre i badanti non conviventi hanno un limite di 40 ore settimanali di lavoro.
  • Retribuzioni: i lavoratori conviventi, oltre a percepire la retribuzione di base calcolata su 54 ore, usufruiscono di vitto e alloggio. I lavoratori non conviventi hanno una paga calcolata su base oraria.

Ovviamente la scelta tra un contratto di lavoro per badante convivente o non convivente dipende dalle esigenze assistenziali della persona.

Chi ha diritto al bonus badanti 2025?

Nel corso degli anni, sono state introdotte diverse misure a sostegno delle famiglie che si avvalgono di assistenza domiciliare. Tra questi rientra il cosiddetto bonus badanti 2025, che viene erogato da Cas.sa Colf, ovvero la cassa sanitaria per i collaboratori familiari prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro badanti che offre tutele sanitarie, assistenziali e assicurative agli iscritti.

Per il 2025 sono previste due diverse agevolazioni per i datori di lavoro.

  • Bonus da 3600 euro annui, suddivisi in contributi mensili di 300 euro, per i datori di lavoro non autosufficienti (certificati da documentazione medica).
  • Bonus maternità una tantum da 300 euro, per i datori di lavoro che devono sostituire una colf o una badante in maternità.

Inoltre, per il datore di lavoro è possibile portare in detrazione al 19%  in dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta per il pagamento dei contributi di colf e badanti.

Contratti di lavoro badanti: cosa può fare lo Studio Rocchi per te

Assumere un lavoratore domestico comporta dunque una serie di adempimenti amministrativi e burocratici che il datore di lavoro è tenuto a rispettare in conformità con il CCNL badanti.

Il consulente del lavoro è la figura professionale più idonea a supportare il datore di lavoro non solo nell’assunzione ma anche nella gestione del rapporto di lavoro con un collaboratore domestico, oltre che nella richiesta di eventuali agevolazioni.

Ecco cosa può fare lo Studio Rocchi.

  • Stilare il contratto vero e proprio, che può essere di varie tipologie a seconda delle esigenze (contratto di lavoro per badante convivente e non convivente, part time o full time, tempo determinato o indeterminato).
  • Registrare il contratto di lavoro badante presso gli uffici competenti ed occuparsi di eventuali comunicazioni connesse alla stesura del contratto.
  • Elaborare mensilmente il prospetto paga del lavoratore domestico.
  • Elaborare trimestralmente il MAV, ossia il totale dei contributi INPS che poi il datore di lavoro dovrà versare, sulla base delle effettive ore lavorate e delle fasce contributive.
  • Elaborare annualmente un riepilogo dei redditi erogati dal datore di lavoro, che verrà consegnato al lavoratore e sarà utile per la sua dichiarazione dei redditi.

Inoltre, un consulente del lavoro è sempre aggiornato sulle novità normative e sulle modifiche apportate al contratto nazionale badanti, evitando al datore di lavoro di commettere inadempienze e incorrere in eventuali sanzioni.

Il nostro studio di consulenza del lavoro a Firenze può occuparsi non solo degli aspetti pratici e operativi di stipula e gestione del contratto, ma anche offrire un servizio di consulenza costantemente aggiornato.