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Decreto Lavoro 2023, le principali novità

Decreto Lavoro 2023

Il Decreto Lavoro n. 48 del 4 maggio 2023 è diventato Legge (n. 85/2003) il 3 luglio 2023.

Il Decreto prevede una serie di modifiche importanti nel settore lavoro, che avranno ripercussioni sia per i lavoratori che per le imprese. 

INCENTIVI PER LE IMPRESE

Il Decreto prevede i cosiddetti “bonus assunzione”, incentivi economici per i datori di lavoro che assumono queste tipologie di lavoratori:

 

CHI

TIPO DI CONTRATTO

ESONERO INPS

Persone che beneficiano dell’assegno di inclusione, attivo dal 01/01/2024 (al posto del reddito di cittadinanza, che cessa il 01/08/2023, tranne per alcune categorie)

A tempo indeterminato, compreso apprendistato, o trasformazione da determinato a indeterminato

100% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, fino a 8.000 euro l’anno, per 12 mesi

 

A tempo determinato o stagionale

50% fino a 4.000 euro l’anno, per 12 mesi

 

Attenzione a un dettaglio importante: il datore di lavoro ha diritto al bonus assunzione solo se inserirà l’offerta di lavoro nel SIISL, Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. In questo portale saranno inseriti i percorsi personalizzati per chi beneficia dell’assegno di inclusione.

BONUS ASSUNZIONE E GIOVANI

Questi invece gli incentivi per le aziende che assumono giovani:

 

CHI

TIPO DI CONTRATTO

ESONERO INPS

Giovani under 30 che non lavorano o studiano, i cosiddetti NEET, dall’inglese Non Engaged in Education, Employment or Training

 

Tempo indeterminato, compreso apprendistato

60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, fino a 8.000 euro l’anno, per 12 mesi

 

Altro requisito per i giovani: devono essere registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”.

Questo incentivo è cumulabile con altri: in tal caso, si riduce al 20%, per 12 mesi.

PROROGA OLTRE 12 MESI PER I CONTRATTI A TERMINE

Il Decreto Lavoro inserisce novità importanti per i contratti a tempo determinato.

Per prima cosa, se il contratto a termine non supera i 12 mesi, può essere prorogato (massimo 4 volte) o rinnovato senza causali (al contrario di quanto prevedeva il Decreto Dignità di giugno 2015) fino al termine dei 12 mesi.

Se invece supera i 12 mesi bisogna inserire una di queste causali:

  • i casi previsti dai contratti collettivi nazionali (CCNL), territoriali o aziendali;
  • ragioni di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti, in caso di contrattazione individuale, ed entro il 30 aprile 2024;
  • motivi sostitutivi (per esempio, sostituire chi è in malattia o maternità).

 

Attenzione a un dettaglio importante: per il calcolo dei 12 mesi, non vanno conteggiati i periodi di lavoro iniziati prima del 5 maggio 2023.

DECRETO TRASPARENZA: MENO BUROCRAZIA PER LE IMPRESE

Il Decreto Lavoro semplifica il Decreto Trasparenza di agosto 2022, documento che obbligava i datori di lavoro a informare i lavoratori su molti aspetti del rapporto di lavoro.

D’ora in poi, l’azienda non dovrà più inserire nella comunicazione scritta al lavoratore tutti gli aspetti normativi e contrattuali (come la durata del periodo di prova o l’importo iniziale della retribuzione). Sarà sufficiente indicare il riferimento normativo del CCNL, anche aziendale, che disciplina questi aspetti.

 
RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE

Il Decreto Lavoro prevede un taglio del cuneo fiscale tramite l’esonero parziale dei contributi INPS a carico del lavoratore, dal 1 luglio al 31 dicembre 2023. In particolare, il taglio sarà di queste percentuali:

  • per chi guadagna fino a 25.000 euro = fino al 7%;
  • per i redditi non superiori a 35.000 euro = fino al 6%.

 

BONUS ESTATE TURISMO

Dal 1 giugno al 21 settembre 2023, chi lavora nel settore turistico, ricettivo e termale e nel 2022 ha avuto un reddito fino a 40.000 euro, riceverà un trattamento integrativo speciale pari al 15% della retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario.

 

PACCHETTO WELFARE

Il Decreto stabilisce un aumento della soglia dei welfare aziendali, fino a un massimo di 3.000 euro per dipendenti con figli. Su questi 3.000 euro non si pagano tasse e contributi. I welfare rimangono sempre a discrezione del datore di lavoro.

 

PROROGA DEL LAVORO AGILE

Il Decreto prevede la proroga delle modalità di lavoro agile per le seguenti categorie:

  • fino al 30 settembre 2023, per tutti i dipendenti fragili, sia privati che pubblici;
  • fino al 31 dicembre 2023, per chi lavora nel privato e ha figli minori di 14 anni.

 

IL DECRETO LAVORO E LE RISORSE NEL SETTORE EDITORIA

Il Decreto prevede di incrementare le risorse per il prepensionamento, su base volontaria, di giornalisti professionisti che lavorano per imprese editrici di giornali quotidiani, periodici e di agenzie stampa a diffusione nazionale. Tra i requisiti, il possesso di un’anzianità contributiva di almeno 25 anni e 5 mesi, e un’età non inferiore di più di 5 anni rispetto all’età anagrafica prevista per accedere alla pensione di vecchiaia.

 
COSA PUÒ FARE LO STUDIO ROCCHI, CONSULENTE DEL LAVORO FIRENZE

Ancora una volta, c’è chi può darti supporto se cerchi consulenza sulle novità introdotte dal Decreto Lavoro 2023.

Lo Studio Rocchi, Consulente del Lavoro a Firenze è costantemente aggiornato sulle riforme in ambito di fisco e lavoro, e può essere un punto di riferimento in caso di dubbi o domande. In particolare, se sei un’impresa puoi chiedere consulenza sul bonus assunzione e sugli incentivi economici previsti per chi assume. Se invece sei un privato, per esempio, che lavora in ambito editoria, puoi avere chiarimenti sulla possibilità di prepensionamento.

In ogni caso, che tu sia un privato o un’impresa, lo Studio Rocchi per te c’è. Puoi passare a trovarci in via Mannelli 163, oppure contattarci via mail, cliccando sul riquadro qui sotto.

Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate alla data di pubblicazione.